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Come fotografare il cibo in 6 semplici passi: la nostra guida alla Food Photography

La food photography è un genere fotografico specializzato nella cattura di immagini di cibo con l’intento di evocare sensazioni ed emozioni a livello visivo, utilizzando tecniche specifiche per enfatizzare la freschezza, la texture, i colori e la presentazione delle pietanze.

Questa disciplina svolge un ruolo chiave nell’industria alimentare e, in particolare, nella promozione digitale della stessa. Quella del food photographer è una professione in crescita, che offre numerose opportunità in un’industria al passo con i tempi, sempre più orientata alla comunicazione visiva.

In questo articolo, esamineremo le strategie migliori per fotografare il cibo, con l’obiettivo di attirare l’interesse del pubblico di riferimento. 

Esploreremo ogni aspetto, dalla selezione degli ingredienti alla preparazione culinaria, analizzando le tecniche di presentazione ottimali. Ci concentreremo sulla gestione della luce e sugli strumenti fotografici essenziali a ottenere risultati ottimali. Infine, discuteremo le angolazioni più efficaci per catturare i dettagli dei piatti e forniremo suggerimenti per la decorazione creativa

  1. La preparazione del piatto
  2. Creare una composizione accattivante
  3. L’importanza della luce
  4. Gli strumenti necessari a fotografare il cibo: dalla fotocamera all’obiettivo
  5. Trovare il giusto punto di vista
  6. Dare stile alla pietanza

La preparazione del piatto

Nell’epoca dei social media, dove l’immagine ha acquisito sempre più centralità, sarebbe un grave errore non tenere conto dell’aspetto di un piatto da mostrare su Instagram o Facebook. La presentazione del cibo che un locale offre alla clientela ormai è importante quasi quanto il gusto stesso della pietanza, ecco perché oggi l’impiattamento è paragonabile ad una immagine di copertina per il ristorante. 

Il nostro obiettivo è quindi suscitare interesse attraverso degli scatti, e il primo passo da affrontare è capire come disporre al meglio il cibo per stimolare la curiosità della gente.

Alcuni consigli per ottenere un buon impiattamento

Disporre correttamente la pietanza

La corretta disposizione del cibo nel piatto è una prerogativa per ottenere un risultato convincente, ma questo può variare in base agli ingredienti della pietanza.

Alcuni tipi di cibo come per esempio zuppe o insalate permettono un certo disordine che richiami ambienti naturali. Questo però non significa disporre totalmente a caso la nostra pietanza, ma concedersi qualche libertà in più nell’impiattamento.

Per cibi più solidi e compatti, dall’aspetto più “industriale” che naturale, invece è consigliabile seguire un rigore geometrico, giocare con le linee e mantenere un ordine preciso. Un modo per enfatizzare questa metodologia potrebbe essere l’utilizzo di piatti dalle forme ben definite o anche l’uso delle posate per dare un senso di linearità al nostro protagonista.

Essere il più creativi possibile

Ciò che nella fotografia alimentare non deve mancare è la creatività. Essere originali e dare un senso di unicità alla foto deve essere una prerogativa. In questa fase bisogna dare sfogo alle ispirazioni, che siano un bosco o qualunque altro ambiente naturalistico, perché non provare a riprodurli con un’insalata?

Se invece il soggetto è qualcosa di più raffinato ed elegante allora si consiglia di seguire il concetto di ordine e pulizia, colori ben definiti e disposizioni geometriche rigide saranno la linea guida. 

Prestare attenzione ai colori

I colori nella fotografia alimentare sono un altro aspetto fondamentale, ricercare il giusto accostamento cromatico può risultare il tocco vincente per una foto accattivante. Di conseguenza un abbinamento di colori che stona può far apparire sgradevole un piatto favoloso per il nostro palato, e il nostro obiettivo è totalmente opposto.

Utilizzare gli strumenti più adatti

Se si vuole essere meticolosi in questo ambito allora non bisogna sottovalutare l’utilizzo degli strumenti corretti

La pulizia in un piatto raffinato si trasforma in una regola da seguire rigidamente. Ad esempio, nel caso di sbavature o piccole macchie si possono utilizzare dei cotton fioc per correggere le imperfezioni.

Per quanto riguarda la disposizione degli ingredienti ma specialmente delle decorazioni, l’utilizzo di una pinzetta aiuterà ad essere il più precisi possibile, evitando il rischio di spostare inavvertitamente altri elementi del piatto e sporcarlo ulteriormente.

L’aggiunta di salse può essere l’elemento vincente per ottenere un risultato formidabile, dato che far risaltare gli ingredienti principali della pietanza è il primo obiettivo da raggiungere.

Creare una composizione accattivante

La composizione del set fotografico è una componente essenziale nella food photography, in quanto influisce notevolmente sull’appeal delle immagini. Di seguito vedremo alcune considerazioni da tenere a mente per creare una composizione efficace.

Semplicità ed Equilibrio

Meno è spesso di più quando si tratta di composizione. È consigliabile evitare l’eccesso di elementi e concentrarsi su una disposizione equilibrata degli oggetti, con un set affollato si rischierebbe di distogliere l’attenzione dal protagonista.

Un’idea potrebbe essere utilizzare la regola del “triangolo, una tecnica di composizione che si basa sulla disposizione degli elementi principali del cibo in un modello triangolare all’interno dell’immagine, creando un equilibrio visivo, spesso utilizzato per dare dinamismo allo scatto. 

Sfondo e Superfici 

La scelta dello sfondo giusto per fotografare il cibo è fondamentale. Solitamente è preferibile utilizzarne uno neutro, come una tavola di legno, una superficie di marmo o una tovaglia semplice che possano mettere in risalto il cibo senza distrazioni.

È importante assicurarsi che lo sfondo sia pulito e privo di macchie o graffi, poiché anche il minimo dettaglio può fare la differenza. Si può anche sperimentare con diversi materiali e texture per adattare il set alla tipologia di alimento che si sta fotografando.

Utensili e Accessori

Gli utensili e gli accessori possono aggiungere profondità e contesto alla composizione. Ad esempio, si può posizionare una forchetta accanto a un piatto di pasta per evocare l’idea di degustazione. L’importante è assicurarsi che gli utensili e gli accessori siano puliti e in buone condizioni ma soprattutto, come detto precedentemente, bisogna evitare di sovraccaricare la scena con troppi elementi.

Colori e Contrasti

I colori hanno un valore significativo nella food photography, infatti seppur in maniera inconsapevole ed automatica, questi influenzano psicologicamente il comportamento delle persone, aumentando la curiosità e l’interesse nell’assaggiare una determinata pietanza. Al contrario, sbagliare la scelta degli accostamenti potrebbe generare disinteresse. 

Per questo motivo il cibo si deve distinguere dallo sfondo pur rimanendo in armonia cromatica con esso. Attraverso l’uso di piatti e tovaglie che contrastano con la pietanza, si può ottenere un risultato utile a far risaltare i dettagli.

Pulizia e Dettagli

Una regola importante, è assicurarsi che tutto nel set sia pulito e senza elementi indesiderati. Sporco e briciole possono rovinare la composizione. Bisogna quindi prestare particolare attenzione alla pulizia dello sfondo, dei piatti e degli altri elementi scenici utilizzati.

Creatività e Sperimentazione

Non serve aver paura di sperimentare con diverse disposizioni e accessori. Si può cambiare l’aspetto della composizione semplicemente regolando la posizione degli oggetti, o provando angoli di ripresa diversi per scoprire quali prospettive mettono in risalto il cibo nel miglior modo possibile.

La composizione del set fotografico è essenziale per creare immagini di food photography accattivanti. La pulizia, l’equilibrio, la scelta dei colori e la creatività sono elementi chiave per garantire che la pietanza sia sempre l’elemento principale della tua composizione.

L’importanza della luce

Nella food photography, e più in generale nella fotografia, il controllo dell’illuminazione riveste un ruolo cruciale nella creazione di immagini accattivanti e professionali.

Innanzitutto, la luce naturale è spesso la migliore alleata quando si tratta di immortalare la bellezza dei piatti. È consigliabile cercare di posizionare il tavolo da ripresa vicino a una finestra ben illuminata, ma attenzione agli intensi raggi solari diretti, poiché possono causare ombre nette e problemi di sovraesposizione. Invece, quando è possibile bisogna sfruttare la luce diffusa nelle giornate nuvolose o usare tende o diffusori per ammorbidire la luce solare diretta.

Se la luce naturale non è sufficiente o disponibile, è possibile utilizzare luci artificiali. I pannelli LED regolabili in temperatura del colore sono una scelta popolare tra chi ama fotografare alimenti poiché consentono un controllo preciso sulla qualità della luce. Inoltre, i softbox possono diffondere la luce in modo uniforme e minimizzare le ombre dure. 

L’angolazione della luce è un altro elemento critico. Spesso, un’illuminazione laterale o leggermente inclinata è preferibile perché mette in risalto la texture del cibo, creando ombre morbide e definendo i dettagli. Per ridurre le ombre dure, si possono utilizzare pannelli riflettenti o diffusori posizionati dalla parte opposta della luce principale.

È di fondamentale importanza considerare la direzione della luce rispetto al soggetto. 

La luce frontale tende ad appiattire l’immagine e può rendere il cibo meno invitante, mentre una luce proveniente dall’alto può creare ombre indesiderate. È sempre utile sperimentare diverse angolazioni per trovare quella che valorizza al meglio il soggetto.

Infine, la pratica costante è la chiave per migliorare le abilità nella fotografia alimentare. Bisogna cimentarsi nella sperimentazione con diverse configurazioni di illuminazione, regolare l’intensità e la posizione delle luci e osservare come influiscono sul soggetto. Con il tempo si acquisirà una comprensione intuitiva di come ottenere la luce perfetta per ogni piatto, trasformando semplici ingredienti in opere d’arte visiva.

Gli strumenti necessari a fotografare il cibo: dalla fotocamera all’obiettivo

La food photography, come abbiamo già visto, è una disciplina affascinante che però non richiede solo talento, ma anche la giusta attrezzatura e conoscenza tecnica. Nel tentativo di immortalare immagini culinarie evocative, la scelta della fotocamera e degli obiettivi diventa quindi essenziale.

La fotocamera: scegliere la tua compagna di scatti

La prima decisione da prendere quando si vuole fotografare il cibo riguarda la fotocamera che si utilizzerà. Nonostante molte persone inizino con smartphone o fotocamere compatte, per risultati di alta qualità, invece, si dovrebbe considerare l’acquisto di una fotocamera DSLR o mirrorless.

Una fotocamera DSLR è un tipo di fotocamera digitale che offre una vista diretta attraverso l’obiettivo grazie a uno specchio interno e un pentaprisma, apprezzata per la sua versatilità, per il controllo manuale e l’alta qualità delle immagini. 

Una fotocamera mirrorless, invece, è una fotocamera digitale compatta sprovvista di uno specchio interno. Questo design consente un corpo macchina più leggero di dimensioni ridotte, mantenendo comunque una qualità delle immagini elevata e offrendo molta versatilità grazie alla intercambiabilità degli obiettivi. Si deduce quindi come questi tipi di fotocamere offrano maggiore controllo e adattabilità rispetto ai dispositivi più semplici.

Se si è alle prime armi, si può optare per una fotocamera con sensore ritagliato, più economica rispetto ai modelli sopracitati. In questo caso, però, è necessario tenere in considerazione il cosiddetto “fattore di ritaglio”, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Gli obiettivi: la chiave per immagini straordinarie

Gli obiettivi giocano un ruolo fondamentale nella food photography. Per ottenere risultati eccellenti, si può considerare l’uso di obiettivi a focale fissa. Questi ultimi, come l’80 mm e il 50 mm, sono ideali per la fotografia di cibo su fotocamere digitali full frame, grazie alle loro aperture più ampie che consentono un maggiore controllo sulla profondità di campo.

Come detto precedentemente, se si sta utilizzando una fotocamera con sensore ritagliato, bisogna tenere conto del fattore di ritaglio quando si scelgono gli obiettivi. Quest’ultimo si riferisce alla differenza tra le dimensioni del sensore della fotocamera utilizzato e il formato di un fotogramma standard, come quello di una pellicola da 35 mm o di una fotocamera full frame. 

Ad esempio, per ottenere un effetto simile a un obiettivo da 80 mm su una fotocamera con sensore ritagliato con un fattore di ritaglio di 1,6, dovrai utilizzare un obiettivo da 50 mm. Per fotografare il cibo, questo elemento è importante perché influisce sulla lunghezza focale effettiva degli obiettivi quando vengono montati su diverse fotocamere. 

Il teleobiettivo: zoom per dettagli sorprendenti

Il teleobiettivo invece è uno strumento prezioso nella fotografia alimentare. Questi obiettivi offrono una distanza focale più lunga rispetto a quelli standard e consentono di cogliere dettagli straordinari. La loro compressione della prospettiva crea un effetto visivo interessante, facendo risaltare il cibo in modo unico.

Un teleobiettivo permette di isolare le pietanze, creando uno sfondo sfocato che mette in evidenza il soggetto. È perfetto per evidenziare dettagli come le gocce di condimento su una pietanza o i cristalli di zucchero su un dolce.

Dettagli sulla fotocamera: cosa tenere in considerazione

  • Sensore: Il sensore della fotocamera è il cuore dell’attrezzatura. Le fotocamere full frame hanno sensori più grandi, il che significa una migliore sensibilità alla luce e una maggiore capacità di catturare dettagli. Tuttavia, le fotocamere con sensore ritagliato sono più leggere e convenienti, ideali per iniziare.
  • ISO: La regolazione dell’ISO determina la sensibilità alla luce del sensore. Un ISO più alto è utile in condizioni di scarsa illuminazione, ma può introdurre il rumore digitale che compromette la qualità e la nitidezza della foto. Bisogna sperimentare con diversi valori ISO per trovare quello adatto alla situazione.
  • Diaframma: Il diaframma, rappresentato dall’apertura dell’obiettivo, è un elemento fondamentale nella Food Photography. Misurato in f-stop, il diaframma regola la quantità di luce che entra nell’obiettivo e influenza la profondità di campo dell’immagine. Un diaframma con apertura ampia (ad esempio, f/1.8) crea uno sfondo sfocato, mettendo in risalto il cibo in primo piano. Al contrario, un diaframma con apertura stretta (ad esempio, f/16) offre una maggiore profondità di campo, ideale per mostrare dettagli e texture. Testare con diverse aperture aiuta ad ottenere l’effetto desiderato, ad esempio un diaframma aperto è perfetto per ritratti culinari, mentre un diaframma più chiuso funziona bene per foto dettagliate di piatti.

In sintesi, fotografare il cibo richiede la giusta attrezzatura e conoscenza tecnica. È quindi molto importante scegliere la fotocamera con saggezza, selezionare gli obiettivi in base al tipo di fotocamera e imparare a sfruttare il diaframma e il teleobiettivo per ottenere immagini culinarie uniche.

Trovare il giusto punto di vista

Nel contesto della fotografia alimentare, la selezione dell’angolazione giusta gioca un ruolo centrale nell’influenzare la percezione del cibo. Diversi punti di vista possono comunicare sensazioni diverse e mettere in risalto aspetti specifici del piatto. Esaminiamo le diverse angolazioni da considerare e come ciascuna di esse può contribuire a valorizzare il cibo.

Punto di vista piano

Un punto di vista in piano offre una visione diretta del cibo, consentendo di esplorare in dettaglio la sua texture e i suoi dettagli visivi. Questo angolo è particolarmente adatto per piatti come insalate o assortimenti di formaggi e salumi, in cui la disposizione degli ingredienti è un elemento chiave da catturare.

Flat lay

D’altra parte, la vista dall’alto, nota come “flat lay,” è estremamente popolare, specialmente sui social media come Instagram. Questa prospettiva crea un senso di ordine e simmetria, donando al piatto un aspetto pulito e organizzato. Risulta particolarmente efficace per piatti con componenti visivamente affascinanti, come sushi o dessert elaborati.

Inquadratura a 45 gradi

Un’angolazione a 45 gradi può infondere dinamismo all’immagine, rendendo il cibo più coinvolgente. Questa prospettiva è spesso utilizzata per catturare piatti principali o porzioni abbondanti, mettendone in evidenza la generosità e la freschezza.

La selezione dell’angolazione nella fotografia alimentare è quindi un aspetto fondamentale per rendere il cibo allettante e appetibile. Sperimentando con diverse angolazioni, è possibile trovare quella che meglio valorizza il piatto in questione, contribuendo a creare immagini capaci di stimolare l’appetito e suscitare l’interesse degli spettatori.

Dare stile alla pietanza

Quando si tratta di fotografare cibo, lo styling rappresenta una delle componenti più importanti per catturare l’attenzione dello spettatore. È un processo complesso che richiede creatività, abilità tecniche e attenzione meticolosa ai dettagli. Vediamo più da vicino come lo styling contribuisce a creare composizioni da far venire l’acquolina in bocca.

Scelta delle Stoviglie 

La selezione delle stoviglie è spesso strategica. I piatti bianchi e lisci sono spesso preferiti poiché fungono da sfondo neutro che mette in risalto il cibo. Tuttavia, la scelta di piatti di diverse forme, colori e materiali può contribuire a creare atmosfere e stili visivi unici. Ad esempio, piatti di ceramica rustica possono aggiungere calore e autenticità a una foto, mentre piatti di vetro trasparente possono essere utilizzati per effetti più moderni e sofisticati.

Composizione e Disposizione 

Il food stylist lavora in stretta collaborazione con il food photographer per determinare la disposizione dei cibi sul piatto. Questo processo richiede una comprensione approfondita della composizione visiva. Gli ingredienti vengono posizionati in modo strategico per creare un equilibrio visivo, enfatizzando i punti focali e i dettagli del piatto. La disposizione può essere influenzata dalle regole della composizione, come la regola dei terzi, che aiuta a garantire una distribuzione armoniosa degli elementi nell’immagine.

Decorazioni e Ornamenti 

Lo styling alimentare include l’uso di decorazioni per migliorare l’aspetto del piatto. Erbe aromatiche fresche, gocce di salsa, semi tostati o fiori commestibili possono donare un tocco di originalità e colore al cibo. Questi elementi vengono posizionati con attenzione per enfatizzare le qualità del piatto e renderlo più attraente.

Attenzione ai Dettagli 

Nella fotografia alimentare, anche i dettagli più piccoli possono fare la differenza. Una goccia di condimento, una briciola di pane o un tocco di verdure fresche possono rendere l’immagine più realistica e invitante. Lo stylist si assicura che ogni dettaglio sia curato con precisione per creare un’immagine coesa e accattivante.

Pianificazione e Collaborazione 

La pianificazione è essenziale per una sessione fotografica di successo. Prima del photoshoot, il food stylist e il fotografo lavorano insieme per definire la visione e la direzione dell’immagine. Questa collaborazione è fondamentale per assicurarsi che tutto sia pronto per catturare il momento perfetto.

Lo styling nella fotografia alimentare è una vera e propria professione che richiede una profonda comprensione della presentazione visiva, della composizione, dell’illuminazione e dei dettagli. Un food stylist esperto è in grado di trasformare il cibo in un’opera d’arte visiva, suscitando non solo l’appetito, ma anche l’interesse e l’ammirazione dello spettatore. La cura meticolosa dedicata a ogni aspetto della presentazione del cibo è ciò che rende le immagini delle pietanze così affascinanti e coinvolgenti.

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Conclusione

Siamo giunti alla conclusione di questo articolo, che ci ha aiutato a capire come per ottenere risultati eccellenti nella food photography sia fondamentale seguire alcuni passaggi chiave. 

Si inizia con una meticolosa preparazione del piatto, prestando particolare attenzione all’armonia dei colori e alla disposizione degli ingredienti. Si procede con una scelta oculata della luce, sia essa naturale o artificiale, considerato che riveste un ruolo cruciale nel catturare il cibo in tutta la sua bellezza. 

Non si deve trascurare l’importanza di selezionare la giusta attrezzatura fotografica, dalla fotocamera agli obiettivi, poiché questa fornirà il controllo e la versatilità necessari. 

Bisogna esplorare diverse angolazioni per individuare quella che mette al meglio in risalto il piatto inquadrato. Tenere conto dell’importanza di dare stile al cibo attraverso scelte relative a stoviglie, composizione, decorazioni e dettagli è ciò che trasforma un’immagine semplice in un’autentica opera d’arte visiva. 

Infine, una collaborazione sinergica tra il food photographer e lo stylist alimentare completa il quadro, consentendo di creare immagini che non solo stimolano l’appetito, ma anche l’interesse degli spettatori. 
Adesso è il momento di mettere in pratica questi suggerimenti e condividere le tue creazioni, uno scatto alla volta.

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Marco Foti

Nato con la penna in mano e il palato raffinato, Marco Foti è il volto dietro il blog di Food4Mind e il social media writer per alcuni dei clienti più importanti dell'agenzia. La sua storia inizia con la passione per il cibo, un amore che negli anni lo ha portato a lavorare in un mondo tutto da scoprire, pregno di storie da condividere. Nel 2023, Marco ha deciso di unire questa passione a quella per la scrittura e raccontare da sé tutto ciò che questo mondo ha da offrire.

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