L’inizio del nuovo anno è sempre un’occasione per fare il punto della situazione e stabilire dei buoni propositi per migliorare la nostra vita. Tra questi, le abitudini alimentari sono spesso protagoniste, sia per questioni di salute che di benessere. Se consideriamo anche l’epoca in cui viviamo, dove la sostenibilità è uno tra i temi più centrali e le produzioni di alimenti sono una tra le cause maggiori per l’inquinamento del nostro pianeta, allora non si può fare a meno di riflettere con maggior coscienza sui piatti che consumiamo quotidianamente.
Infatti, il nostro cibo ha un impatto non solo sul nostro corpo, ma anche sull’ambiente e sulla società. Seguire un’alimentazione sostenibile significa quindi contribuire a salvaguardare il pianeta e le sue risorse, riducendo al minimo gli sprechi, le emissioni e gli effetti negativi sulla biodiversità e sul clima. In questo articolo, vedremo cos’è un’alimentazione sostenibile, perché è importante adottarla e 7 buoni propositi che possiamo seguire per renderla parte della nostra routine quotidiana.
Cos’è un’alimentazione sostenibile?
Secondo la definizione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), un’alimentazione sostenibile è quella che “fornisce una nutrizione adeguata e soddisfa le esigenze alimentari presenti e future della popolazione, rispettando al contempo la biodiversità e gli ecosistemi, culturalmente accettabile, accessibile, economicamente equa e conveniente, ottimizzata dal punto di vista delle risorse naturali e umane, e sicura e salubre per l’ambiente e per le persone”.
In altre parole, una dieta sostenibile è quella che tiene conto di tutti gli aspetti legati al cibo, dalla produzione al consumo, passando per la distribuzione e lo smaltimento, e che cerca di minimizzare gli impatti negativi e massimizzare quelli positivi su tutti i livelli: ambientale, sociale ed economico.
Perché è importante consumare alimenti sostenibili?
Seguire un’alimentazione sana e sostenibile è importante per diversi motivi. Innanzitutto, perché ci aiuta a migliorare la nostra salute, prevenendo e contrastando alcune malattie croniche legate a una cattiva alimentazione, come l’obesità, il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
Permette inoltre, di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, riducendo le emissioni di gas serra, il consumo di acqua, energia e suolo, la perdita di biodiversità e la produzione di rifiuti. Ma soprattutto perché ci rende più consapevoli e responsabili del nostro ruolo di consumatori, e questo ci aiuta a favorire una maggiore equità e solidarietà tra i popoli e le generazioni, promuovendo una cultura del cibo basata sul rispetto, sulla diversità e sulla qualità.
7 buoni propositi per un’alimentazione sostenibile
Vediamo ora quali sono i 7 buoni propositi che possiamo seguire per integrare la sostenibilità alimentare nella nostra vita quotidiana. Si tratta di semplici gesti e scelte che possono fare la differenza, se applicati con costanza e consapevolezza.
1. Ridurre il consumo di carne e derivati animali
Uno dei modi più efficaci per rendere la nostra alimentazione sana e sostenibile è ridurre il consumo di carne e derivati animali, come latte, uova e formaggi. Se consideriamo che l’allevamento intensivo di animali è una delle principali fonti di emissioni di gas serra, di consumo di acqua e di suolo, di inquinamento e di perdita di biodiversità, limitarne il consumo aiuterebbe a diminuire gli impatti negativi sul nostro pianeta.
È importante considerare che, un eccessivo consumo di carne e derivati animali può rivelarsi dannoso per la nostra salute, poiché aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e cancro.
Per questo, è consigliabile seguire le indicazioni della dieta mediterranea, che prevede un consumo moderato di carne (non più di due volte a settimana) e derivati animali, privilegiando cibi sostenibili a basso impatto ambientale e di origine locale e biologica.
2. Aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e legumi
Un altro buon proposito per una dieta sostenibile è aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e legumi. Questi prodotti alimentari sono particolarmente ricchi di fibre, vitamine, minerali e antiossidanti, e contribuiscono a proteggere la nostra salute e a contrastare potenziali problematiche.
L’impatto ambientale è molto più basso rispetto agli alimenti di origine animale, infatti si consuma meno acqua, energia e suolo, e si producono meno emissioni e rifiuti. Per una dieta sana e sostenibile, è consigliato il consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, preferibilmente di stagione e di provenienza locale e biologica, e almeno 3 porzioni a settimana di cereali integrali e legumi, che possono sostituire in parte o in tutto la carne e i derivati animali.
3. Scegliere prodotti locali, di stagione e a km zero
L’abitudine di scegliere prodotti locali, di stagione e a km zero è sicuramente un buon modo per seguire una dieta sostenibile che contribuisca a salvaguardare il nostro pianeta.
Questi prodotti sono infatti più freschi, più gustosi, più nutrienti e più sicuri, in quanto non subiscono lunghi trasporti, conservazioni e trattamenti che ne alterano le proprietà e la qualità, e contribuiscono alla sostenibilità ambientale, con la riduzione di emissioni di gas serra legate ai trasporti, del consumo energetico e dell’utilizzo di imballaggi, oltre a limitare la produzione di rifiuti.
Gli alimenti tipici che caratterizzano ogni regione, favoriscono pure lo sviluppo dell’economia locale, aiutano a sostenere i piccoli produttori e i circuiti corti, e promuovono la biodiversità e la cultura del territorio.
Motivo per cui, un modo efficace per promuovere piatti sostenibili è orientarsi verso l’acquisto di alimenti presso mercati del luogo, negozi di quartiere, aziende agricole, sempre facendo attenzione a verificare da dove provengono e se sono di stagione.
4. Evitare gli sprechi alimentari
Ogni anno nel mondo si spreca circa un terzo del cibo prodotto, con conseguenze negative sia per l’ambiente che per la società. Gli sprechi alimentari infatti implicano un utilizzo eccessivo di risorse naturali, come acqua, suolo ed energia, e una produzione inutile di emissioni di gas serra, di inquinamento e di rifiuti.
Per non parlare del fatto che rappresentano una forma di ingiustizia sociale, in quanto il cibo che viene buttato via potrebbe essere destinato a chi ne ha bisogno, contribuendo a ridurre la fame e la povertà nel mondo. Di seguito abbiamo quindi elencato alcune buone pratiche per ridurre gli sprechi alimentari, come:
- pianificare i pasti e fare la spesa con una lista, acquistando solo ciò che serve e che si è sicuri di consumare;
- conservare correttamente gli alimenti, seguendo le indicazioni sulle etichette e sulle confezioni, e utilizzando contenitori ermetici, frigorifero e freezer;
- controllare periodicamente la scadenza degli alimenti e consumare per primi quelli più vicini alla scadenza;
- cucinare le giuste porzioni, evitando di preparare troppo cibo e di lasciarlo avanzare;
- riutilizzare gli avanzi, trasformandoli in nuove ricette o conservandoli per il giorno dopo;
- donare il cibo in eccesso a chi ne ha bisogno, tramite associazioni, enti o piattaforme online;
- fare il compostaggio domestico con gli scarti organici, trasformandoli in un fertilizzante naturale per le piante.
5. Preferire prodotti biologici, equi e solidali
Un quinto buon proposito per una corretta alimentazione e sostenibilità è preferire prodotti biologici, equi e solidali. Questi prodotti sono infatti più rispettosi dell’ambiente, della salute e dei diritti dei lavoratori.
I prodotti biologici sono quelli che non usano pesticidi, fertilizzanti chimici, OGM e antibiotici, che possono essere dannosi per l’ambiente e per la salute. I prodotti equi e solidali sono quelli che garantiscono una remunerazione giusta e dignitosa ai produttori, soprattutto quelli dei paesi in via di sviluppo, e che rispettano i principi di democrazia, trasparenza, solidarietà e tutela dell’ambiente.
Per questo, è consigliabile scegliere prodotti biologici, equi e solidali, verificando le certificazioni e i marchi di qualità presenti sulle etichette e sulle confezioni.
6. Ridurre il consumo di alimenti trasformati, confezionati e pronti
Un ulteriore impegno verso un’alimentazione sana e sostenibile consiste nel limitare l’assunzione di cibi trasformati, confezionati e già pronti. Questi alimenti sono infatti spesso ricchi di zuccheri, grassi, sale e additivi, che possono essere nocivi per la nostra salute, causando sovrappeso, ipertensione, colesterolo alto e altre patologie.
La produzione inoltre, danneggia l’ambiente a causa del grande utilizzo di energia, acqua e materiali, e genera una grande quantità di rifiuti, principalmente di plastica, e il loro consumo peggiora anche il rapporto con il cibo. Rendono infatti, le persone meno consapevoli e creative, e le allontanano dalla cultura e dalla tradizione gastronomica.
Quindi sarebbe meglio limitare il consumo di cibi trasformati, confezionati e pronti, e preferire alimenti freschi, naturali e fatti in casa, seguendo ricette semplici e gustose.
7. Educarsi e informarsi sull’alimentazione sostenibile
Un ultimo buon proposito per una dieta sostenibile è educarsi e informarsi sull’argomento. Infatti, per poter fare delle scelte alimentari consapevoli e responsabili, è necessario avere delle conoscenze e delle competenze adeguate, che ci permettano di valutare le diverse opzioni e le loro conseguenze.
È importante essere aggiornati e informati sulle novità e le tendenze riguardanti cibi sostenibili, per poter cogliere le opportunità e le sfide che si presentano. Tutto ciò è fattibile attraverso approfondimenti sull’alimentazione e la sostenibilità, leggendo libri, riviste e blog come il nostro, guardando documentari, video e podcast, partecipando a corsi, seminari, eventi e iniziative, e confrontandosi con esperti, associazioni e gruppi di interesse.
Conclusione
In conclusione, seguire un’alimentazione sostenibile è un modo per migliorare la nostra vita e quella del pianeta, ciò contribuisce a salvaguardare la nostra salute, l’ambiente e la società. I 7 buoni propositi discussi in questo articolo sono un piccolo, primo passo verso scelte alimentari più consapevoli e responsabili.
Bisogna ricordare però che per fare davvero la differenza è essenziale trovare il giusto equilibrio e stile di vita, tenendo conto delle nostre esigenze, preferenze e possibilità. L’importante è avere la volontà di cambiare e di migliorare, e di farlo con gioia e piacere, perché mangiare bene è anche un modo per amare noi stessi e il mondo.